2 Luglio 2024

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Effetti terapeutici dello zafferano su depressione e ansia validati da studi clinici

Lo zafferano ha da tempo dimostrato importanti effetti farmacologici sul sistema nervoso e per questo motivo è stato recentemente testato per le sue potenzialità antidepressive ed antiansia. È noto che l'attività antidepressiva è dovuta alla stimolazione del rilascio della serotonina, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nella modulazione dell’umore e del sonno. Di seguito riportiamo dei risultati pubblicati da Bei et al (2024) dove in pazienti con depressione venivano somministrate capsule da 30 milligrammi di zafferano al giorno per sei settimane. I risultati sono stati confrontati con un gruppo di pazienti, con le stesse caratteristiche di depressione, che invece dello zafferano prendevano il placebo (capsula uguale a quello dello zafferano ma senza i suoi principi attivi). I due gruppi differivano solo per l’assunzione dello zafferano. La misurazione della depressione è stata eseguita utilizzando la scala di Hamilton, strumento che attraverso una serie di domande strutturate, fornisce un’indicazione della gravità della malattia. I risultati hanno evidenziato un progressivo miglioramento dei pazienti con una riduzione della depressione durante il trattamento con le capsule di zafferano. Sono migliorati anche gli effetti collaterali legati alla depressione come vertigini, nausea, vomito e secchezza delle fauci. Sulla base dei risultati si può pensare all’utilizzo dello zafferano come strategia per alleviare i sintomi della depressione. È ormai noto che la depressione è associata anche ad ansia persistente, disturbo psichiatrico che può avere sintomi come panico e disturbi mentali; a questo riguardo uno studio clinico di qualche anno fa ha dimostrato che lo zafferano ha proprietà ansiolitiche e sedative-ipnotiche con una riduzione dell’ansia (Hosseinzadeh & Noraei, 2009). Considerando le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti dello zafferano associate alle componenti bioattive in un lavoro appena pubblicato gli autori (Kouchaki et al, 2024) sono andati a valutare il potenziale impatto della crocina sul miglioramento di salute mentale come depressione e ansia. La crocina è particolarmente abbondante nello zafferano e presenta una bioattività molto elevata. Pazienti con sclerosi multipla, che con se porta anche ansia e depressione, sono stati suddivisi in due gruppi di 25 persone cadauno: un gruppo assumeva compresse di crocina da 15 milligrammi due volte al giorno e l’altro gruppo prendeva il placebo. Lo studio è durato otto settimane. La depressione e l’ansia sono state monitorate attraverso la scala di Beck (depression and anxiety scale questionnaire) che è uno dei test più utilizzati per valutare l’intensità del disturbo depressivo e dell’ansia del paziente. Inoltre, all’inizio e alla fine dello studio sono stati raccolti da ciascun paziente campioni di sangue a digiuno per misurare diversi biomarcatori come la proteina C reattiva (marcatore di infiammazione) e malondialdeide ed ossido nitrico (marcatori di stress ossidativo) per avere una valutazione quantitativa dell’infiammazione e dello stress ossidativo. I risultati complessivi hanno portato ad un miglioramento significativo dell’ansia nel gruppo di pazienti che hanno assunto la crocina e una riduzione dell’infiammazione vista come diminuzione della proteina C reattiva. Gli autori del lavoro suggeriscono che per avere effetti più marcati anche su depressione e stress ossidativo sono necessari tempi più lunghi di trattamento e di utilizzare non tanto la crocina da sola ma lo zafferano tal quale dato che contiene molte altre molecole come safranale, picrocrocina e flavonoidi che potrebbero agire in maniera sinergica per avere effetti più marcati sui disordini mentali. 




Riferimenti bibliografici 
Bei et al (2024) Therapeutic potential of saffron in brain disorders: From bench to bedside, Phytotherapy Research, 1–14. 
Hosseinzadeh & Noraei, N. B. (2009) Anxiolytic and hypnotic effect of Crocus sativus aqueous extract and its constituents, Crocin and safranal, in mice. Phytotherapy Research, 23, 768–774. 
Kouchaki et al (2024) Effects of crocin on inflammatory biomarkers and mental health status in patients with multiple sclerosis: A randomized, double-blinded clinical trial. Multiple Sclerosis and Related Disorders 83, 105454.